Programma giornaliero
Cavalese e dintorni
Al cospetto delle maestose Pale di San Martino
Alpe Cermis e laghetti di Bombasel
Lo scenario unico del Sella e del Sassolungo
Cascata di Cavalese, visita in segheria e Respirart
Sul mitico Catinaccio verso le torri del Vajolet
Splendidi laghetti di Colbricon e i cervi di Paneveggio
Passo di Lavazé, natura incontaminata e sapori tipici

Ritrovo con la guida in hotel alle ore 11. Cominciamo la nostra settimana insieme alla scoperta di Cavalese, la capitale della Val di Fiemme. La nostra passeggiata ci porta nel centro storico, con la possibilità di procurarci anche il pranzo al sacco nelle storiche panetterie del borgo. Saliamo fino alla Pagoda per un pic-nic con vista su Cermis, la catena del Logorai e il torrente Avisio. Completiamo l’anello al Parco della Pieve con i suoi tigli secolari prima di tornare in albergo per fare il check-in. Tempo per una merenda in terrazza e goderci un momento relax nell’area benessere o in giardino.
Difficoltà: livello 1, lunghezza: 2km, dislivello: 50m

Con le auto ci dirigiamo verso il Passo Rolle per l’inizio della nostra escursione. Attraverso un percorso che si snoda tra abeti rossi e ampi pascoli, ci dirigiamo verso la Baita Segantini, terrazza panoramica sulle Pale di San Martino e il suo famoso Cimon. Nel meraviglioso contesto del Parco Naturale di Paneveggio molte saranno le cime che ammireremo: la vetta più alta del Gruppo delle Pale, la Cima Vezzana, il Castellaz, la catena del Logorai e in lontananza avvisteremo anche la parete sud della Marmolada. Sul nostro sentiero incontriamo la Capanna Cervino e la Malga Juribello, dove possiamo deliziarci con i prodotti tipici di questa zona e assistere al rientro delle mucche dal pascolo e alla mungitura nella stalla. Rientro in hotel per relax, cena e pernottamento.
Difficoltà: livello 3, lunghezza: 12km; dislivello: 350m

Da Cavalese ci dirigiamo a piedi verso gli impianti di risalita del Cermis per arrivare alla Cima Paion, a 2250 m. Qui inizia il sentiero che ci condurrà ai Laghetti del Bombasel. Saremo immersi nel suggestivo panorama alpino, incorniciato dalle vette del gruppo di Lagorai. Presso i prati del Bombasel troviamo un grande lago ed altri specchi d'acqua più piccoli, stagni e paludi. Un ottimo posto per prendere il sole e pranzare. Sulla via del ritorno ci fermiamo al rifugio Paion per un momento conviviale e una fetta di strudel di mele, non prima di immergerci in un’esperienza sensoriale affascinate: percorreremo un breve anello a piedi nudi per scoprire la sensazione di camminare su diversi fondi: si inizia camminando sui tronchi, poi sui ciottoli di pietra, erba, paglia, corteccia e alla fine nell’acqua. Rientro in hotel per un momento di meritato relax.
Difficoltà: livello 3, lunghezza: 8km, Dislivello: 300m

Con le auto ci dirigiamo al Passo Sella, che segna il confine naturale tra la Val di Fassa e la Val Gardena. Questo valico alpino offre una delle viste più spettacolari delle Dolomiti. Una semplice e piacevole escursione ci porterà alle pendici del mitico Sassolungo passando attraverso la suggestiva “Città dei Sassi”, una distesa di macigni di tutte le forme e dimensioni, intervallati da una bella vegetazione di rododendri, pini cembri e mughi. Qui il richiamo delle marmotte si unisce al suono dei campanacci delle mucche, che pascolano sui prati. Sul nostro cammino incontreremo uno storico rifugio e una malga, dove si producono formaggi e prelibatezze. Non ci lasceremo sfuggire l’occasione per deliziarci con un delizioso strudel. Sulla via del ritorno, faremo una sosta nella cittadina di Canazei per visitare il centro storico, con una tappa davanti alla Casa Floriana.
Difficoltà: Livello 2, lunghezza: 7km, dislivello 250m

Con pochi minuti in auto arriviamo alla Cascata di Cavalese, una delle maggiori attrazioni della valle. A due passi ci aspettano per una interessante visita guidata alla storica segheria veneziana, ancora funzionante, dove scopriremo l’importanza del legno per l’economia della valle da secoli. Al termine ci sposteremo a Pampeago per prendere la seggiovia e intraprendere l’affascinante itinerario RespirArt: un sentiero di tre chilometri costellato da bellissime opere di arte contemporanea realizzate con elementi naturali e perfettamente inserite nel paesaggio dello spettacolare massiccio del Latemar. Verso metà pomeriggio rientriamo in hotel per la merenda e relax in piscina o in giardino.
Difficoltà: livello 1, lunghezza: 3km, dislivello: 150m

Ci dirigiamo in auto a Vigo di Fassa per prendere la Funivia Catinaccio che in pochi minuti ci porterà a 2.000 metri nel cuore del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Partiamo dal pianoro di Ciampedie, con una spettacolare vista su alcune delle cime Dolomiti più imponenti. Il nostro percorso ci condurrà verso il Rifugio Gardeccia con un semplice sentiero immerso nel bosco di pino cembro e cirmolo. Giunti qui lo scenario cambia per lasciare posto a rocce e a un paesaggio quasi lunare che ci condurrà fino al Rifugio Vajolet sotto l’ombra delle svettanti e suggestive Torri del Vajolet. Ci fermeremo qui per una meritata pausa pranzo. Durante l’escursione la nostra guida ci racconterà diverse curiosità sulla struttura geologica della roccia dolomia e le leggende sul Catinaccio, che in lingua ladina è chiamato Rosengarten, il “giardino delle rose” del re Laurino.
Difficoltà: Livello 4, lunghezza: 12km, dislivello: 400m

Ci dirigiamo in auto alla Malga Rolle dove iniziamo il nostro rilassante itinerario immersi in uno degli scenari più suggestivi del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Lungo il percorso saremo circondati dagli abeti rossi della famosa "foresta dei violini" fino a scorgere, quasi all’improvviso, lo splendido scenario dei Laghi di Colbricon. Questi laghi, d'origine glaciale, sono immersi in un paesaggio di cespugli nani di rododendri e ginepri e quest’area è interessante anche dal punto di vista storico (fu teatro della prima guerra mondiale) e archeologico. Sulla via del ritorno faremo tappa al Centro Visitatori del Parco a Paneveggio per conoscere da vicino i cervi e a Predazzo per visitare con la nostra guida l’interessante Museo Geologico delle Dolomiti.
Difficoltà: livello 2, lunghezza: 7km, dislivello: 150m

L’ultimo giorno del nostro viaggio è dedicato al Passo di Lavazé, a pochi minuti di auto da Cavalese, un luogo protetto e incontaminato, con torbiere, boschi di abete rosso e pino cembro, mucche al pascolo e malghe. Partendo dal passo faremo un semplice giro ad anello che ci consentirà di godere dell’ampio panorama sulla Pala di Santa, sul Catinaccio, sul Latemar, sul Corno Nero e sul Corno Bianco. Attraverseremo boschi e pascoli fino a giungere davanti a una storica malga dove potremo salutare i sapori trentini e assaggiare la Strauben, delizioso dolce tipico fiore all’occhiello di questa malga. Prima di ripartire faremo tappa a Tito Speck per acquistare qualche souvenir gastronomico da portare a casa.
Difficoltà: Livello 2, lunghezza: 6km, dislivello: 200m